domenica 5 agosto 2018

Spontaneità




La spontaneità a differenza dell’ironia si può imparare, basta non pensare. Anche se adottare l'infischio su quello che sto per dire o per fare porterà come conseguenze quelle di farmi litigare con la ragazza, farmi perdere il posto di lavoro, la stima dell’unica persona che credeva in me, farmi sbattere dietro le sbarre di una cella, credo ne valga la pena. Non rimarrò solo e abbandonato da tutti, ho un gatto.


---


L’ultimo punto in agenda di oggi è scritto in rosso. Pianificare la spontaneità
Il titolo è paradossale. La spontaneità non la si programma ma forse la pista da ballo su cui deve brillare, si.
Il suono di campane suonate da una chiesa vicina è come una pesante palla d’acciaio da demolizioni che fa breccia nella concentrazione e abbatte pezzo dopo pezzo il ragionamento. La melodia, dolce come lo sgranocchiare pistacchi col guscio dev’essere anche allucinogena. In perfetta sintonia del suono con le immagini mi ritrovo nel 1865, soldato della confederazione sudista con una gamba a stampella mentre cerco di scendere una lunga rampa di scale. Con movimenti simili a piccoli salti con l’asta a metà rampa scivolo su una buccia di banana gettata da uno schiavo appena liberato dalle truppe nordiste e saltello col culo su tre gradini per riprendere la posizione eretta che possa permettermi di spiccare un rovinoso tuffo ad angelo sul pianerottolo. Sono le 23.30 di sabato sera. Frà Martino avrà invitato gli amici brilli del pub a suonare la mezza e si saranno lasciati prendere la mano.

Rilessi tutti i punti.

Pianificare spontaneità

1. Esternare dimenticandosi di contare fino a dieci.
2. Liberare l’intuito.
3. Mantenere il corpo sciolto.
4. Usare tutti i cinque sensi.
5. Non mollare, fino al raggiungimento dell’obiettivo o della morte.

Domani comincerò l’allenamento con una colazione al bar 69.
Fossi lì adesso chiederei al barista se ci sono “menù colazione” e nello specifico se c’’è il menù “La Gang del Bosco”, quello che fanno anche al Bar Civerchi girato l’angolo, consistente in: spremuta d’arancia, caffè, panino con salsiccia di cinghiale, cappuccino, tre croissant, una fetta d’anguria e una granita alla menta. Il tutto a tre euro e cinquanta.
Siccome non sono lì e la simpaticonata l’ho già confezionata, non sarebbe spontaneo dirla domani.
Non farò o dirò qualcosa di già visto o pensato, mi verrà qualcos’altro.
Alle sei e trenta vengo svegliato dal ronzio della mosca conosciuta ieri in bagno. Camminava senza sosta sulla superficie interna del vetro della finestra aperta senza riuscire ad uscire. Superare i pochi centimetri dell’intelaiatura di legno che le avrebbe dato libertà non era una scelta logica. Il legno non si può attraversare.

Aggiungo alla lista la voce quattro punto uno.
4.1 Se ci si sente in trappola abbandonare le certezze.
Dopo che avrò fatto colazione al bar racconterò come è andata. Non prima.