Il Parco della Vita




3° giorno
mercoledì 20 giugno 2012


Eccomi qui chinato di spalle davanti alla fontanella, sotto le foglie di un ippocastano nell’atto di riempire una tanica da 10 litri d’acqua.

Le piantine "piccole" bisognose di acqua sono tante, non le ho contate ma sembrano tante.
Più di 20, meno di 50.
Ho riconosciuto i “Carpini”.
Come quello che avevo salvato da falciatura sicura e trapiantato nel vaso sul balcone di Lodi.
E’ una pianta che arriva anche ai 20 metri d’altezza ma poco longeva, 150 anni.

Ho trovato lungo il serio un parchetto con una fontanella a pulsante molto performante.
Oggi ho sversato
(4,5 (3 bottiglie da 1,5 lt) +10 ( 1 tanica da 10 lt)) x 8 (viaggi avanti e indietro) = 116 litri d’acqua

In 3 giorni il bosco comincia a dare già delle belle soddisfazioni.
Sembra cominci a sorridere timidamente.
Le foglie gialle e i rami secchi ci sono ancora ma quello che di verde c’era si è ringalluzzito.
Le foglioline verdi ora guardano in su e le bacche rosse di alcune piantine non sono più grinzose ma piene e sane.

Intanto che c’ero ho bagnato anche le piantine sofferenti, del parchetto con la fontanella.

Mentre mi dirigevo verso l’ultima piantina sento una voce che grida:
“E’ inutile bagnarle adesso, l’acqua evapora tutta”.

Donna di difficile datazione, capelli grigi alle spalle, fulvo volpino al guinzaglio.
Leggermente sovrappeso, abbigliamento dismesso, grigio.
Le scarpe non le ho notate ma sarebbero potute essere quelle ciabattine di panno che una volta si compravano dal fruttivendolo nel reparto scope e palette.
Un tipo Maga Magò più magra e meno prognatica.

Mario - “Lo so, lo so, ma io ho tempo adesso, e anche se il 60% evapora qualcosa riusciranno a bere.”
Magò - “Eh si, in comune sono stamègna (tirchi)”
Mario - “Non hanno soldi, per la gestione del verde gli restano 1.700 euro per arrivare alla fine dell’anno”
Magò - “Però per i loro stipendi i soldi ci sono”. “Sà che lei  somiglia molto a un ragazzo che guida i pullman e fa il volontario alla croce rossa? Guida l’ambulanza. Si chiama Luca. Lo conosce?
Mario - “No, non credo di conoscerlo, mi ricorderei di uno che mi somiglia molto”
Magò - “Peccato ma vedrà che lo conoscerà, sà lui guida anche l’ambulanza””
Mario - “Speriamo di no” (Toccandomi le palle virtualmente.)
Magò - “Comunque più avanti c’è un altro parchetto con la fontana. Qui il pulsante del rubinetto l’hanno appena aggiustato. Schiaccia oggi, schiaccia domani, si era rotto. Non che lei mi dia fastidio eh. Può venire qui a riempire le bottiglie. Il rubinetto l’hanno appena aggiustato ma può venire qui. Schiaccia oggi, schiaccia domani…”


Magò è simpatica. Un pò fuori ma simpatica.





1 commento:

  1. fai attenzione al rubinetto - ché se si rompe darà la colpa a te... schiaccia oggi - schiaccia domani...

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