sabato 7 novembre 2015

Se vuoi trovare il fine qual’è… cosa accomuna la carne al caffè?



L’uomo non dovrebbe cibarsi di carne.
Così ci spiegò quarant’anni fa un professore di scienze in un’ora di supplenza alla Scuola media Piero Calamandrei di Trezzo Sull’Adda.
L’apparato digerente dell’uomo non si è evoluto nel corso degli anni per assimilare la carne di grossi animali.
L’intestino è troppo lungo, gli animali carnivori ce l’hanno molto più corto. La carne non deve transitare all’interno per così tanto tempo.

Dall’alba dei tempi l’uomo non nasce cacciatore e neppure allevatore ma “raccoglitore”.
Vagava come una “bubba” cibandosi di quello che trovava sul cammino, vegetali e piccoli animali. Topi, rane, lucertole, uova, implumi volatili e insetti, soprattutto cibandosi di tanti insetti.

La recente notizia dell’Oms che condanna il consumo delle carni rosse come causa di tumori non è una novità per chiunque abbia una minima informazione sull’argomento e quindi, perchè proprio ora prende posizione divulgando e classificandone il consumo come pericoloso al pari dei rischi che provoca l’amianto?

Mi è difficile credere che questa presa di posizione non abbia un fine, che sia stata fatta solo ora perchè solo ora si hanno avuti i risultati scientifici degli studi a riguardo.
Con tutta la buona volontà, la distrazione che mi contraddistingue e la propensione a non crearmi problemi, non ci credo.
Credo che la notizia sia strumento per il raggiungimento di un fine.

Forse Il cibo sta scarseggiando. Il mondo ha fame e un terzo della produzione mondiale di cereali se la pappano gli animali allevati.
Occorre mangiare meno carne per avere a disposizione più cibo.
(Per produrre 1 kg di carne bovina occorrono in media 13 kg di mangime (tra cereali, mais, soia, fieno, ecc.)

Allarghiamo il quadro.

Il giorno dopo la dichiarazione dell’Oms sulle carni viene anticipato che il prossimo candidato ad essere messo sotto esame sarà il caffè.

Sembrerebbe un doppio salto dal palo alla frasca ma se è vero che per ogni atto c’è un fine, in questo caso il fine qual’è?

Se vuoi trovare il fine qual’è…
… cosa accomuna la carne al caffè?

La risposta è: Il forte consumo di acqua.

L’impronta dell’acqua di carne e caffè è tra le più alte tra gli alimenti.

Per produrre un chilogrammo di carne occorrono 15.415 litri d’acqua.
Per una tazzina di caffè 140 litri.



Se la divulgazione di queste notizie è parte di un complotto voglio pensare che sia a fin di bene.