domenica 1 luglio 2012

Il Parco di Via Viviani a Crema


3° giorno
mercoledì, 20 giugno 2012


Eccomi qui chinato di spalle davanti alla fontanella, sotto le foglie di un ippocastano nell’atto di riempire una tanica da 10 litri d’acqua.

Le piantine "piccole" bisognose di acqua sono tante, non le ho contate ma sembrano tante.
Più di 20, meno di 50.
Ho riconosciuto i “Carpini”.
Come quello che avevo salvato da falciatura sicura e trapiantato nel vaso sul balcone di Lodi.
E’ una pianta che arriva anche ai 20 metri d’altezza ma poco longeva, 150 anni.

Ho trovato lungo il serio un parchetto con una fontanella a pulsante molto performante.
Oggi ho sversato
(4,5 (3 bottiglie da 1,5 lt) +10 ( 1 tanica da 10 lt)) x 8 (viaggi avanti e indietro) = 116 litri d’acqua

In 3 giorni il bosco comincia a dare già delle belle soddisfazioni.
Sembra cominci a sorridere timidamente.
Le foglie gialle e i rami secchi ci sono ancora ma quello che di verde c’era si è ringalluzzito.
Le foglioline verdi ora guardano in su e le bacche rosse di alcune piantine non sono più grinzose ma piene e sane.

Intanto che c’ero ho bagnato anche le piantine sofferenti, del parchetto con la fontanella.

Mentre mi dirigevo verso l’ultima piantina sento una voce che grida:
“E’ inutile bagnarle adesso, l’acqua evapora tutta”.

Donna di difficile datazione, capelli grigi alle spalle, fulvo volpino al guinzaglio.
Leggermente sovrappeso, abbigliamento dismesso, grigio.
Le scarpe non le ho notate ma sarebbero potute essere quelle ciabattine di panno che una volta si compravano dal fruttivendolo nel reparto scope e palette.
Un tipo Maga Magò più magra e meno prognatica.

Mario - “Lo so, lo so, ma io ho tempo adesso, e anche se il 60% evapora qualcosa riusciranno a bere.”
Magò - “Eh si, in comune sono stamègna (tirchi)”
Mario - “Non hanno soldi, per la gestione del verde gli restano 1.700 euro per arrivare alla fine dell’anno”
Magò - “Però per i loro stipendi i soldi ci sono”. “Sà che lei  somiglia molto a un ragazzo che guida i pullman e fa il volontario alla croce rossa? Guida l’ambulanza. Si chiama Luca. Lo conosce?
Mario - “No, non credo di conoscerlo, mi ricorderei di uno che mi somiglia molto”
Magò - “Peccato ma vedrà che lo conoscerà, sà lui guida anche l’ambulanza””
Mario - “Speriamo di no” (Toccandomi le palle virtualmente.)
Magò - “Comunque più avanti c’è un altro parchetto con la fontana. Qui il pulsante del rubinetto l’hanno appena aggiustato. Schiaccia oggi, schiaccia domani, si era rotto. Non che lei mi dia fastidio eh. Può venire qui a riempire le bottiglie. Il rubinetto l’hanno appena aggiustato ma può venire qui. Schiaccia oggi, schiaccia domani…”


Magò è simpatica. Un pò fuori ma simpatica.




mercoledì, 20 giugno 2012

Nel bosco c'è una piantina spoglia che ha un'unica fogliolina verde, in cima.

Non ho ancora memorizzato la sua posizione nel boschetto così ogni volta che gli passo vicino scuotendo la testa in segno di lutto, faccio per tirare avanti e poi mi accorgo che è lei, mi blocco di colpo e mentre la innaffio sorrido.
Ha solo una fogliolina ma devi vedere che bella.

Ho dato acqua per 4 ore e mentre innaffiavo studiavo un sistema perchè il bosco non si salvi uccidendomi.
Ho smesso di pensare quando mi è sgusciata una biscia nera di un metro e mezzo tra le gambe. Bell'esemplare di non so che.
Che ignoranza.
A cosa serve saper far di conto se non si conosce neanche ciò che abita in casa nostra?
Viviamo in una bolla che ci preserva dalla realtà.
Fossi stato un maestro elementare, dopo questa esperienza avrei organizzato una giornata di scuola con i banchi in mezzo a un bosco.


…a mund
(espressione dialettale, semplificandone il significato potrebbe essere, passiamo oltre)


Non conosco l'uomo che si ferma sulla riva del fiume,
che respira a fondo e sorride riconoscendo i profumi che aleggiano nell'aria.
Non lo conosco, ma so che quell'uomo è mio fratello.

(Sepulveda)


Ho in progetto di fare una mappa del parco, una specie di inventario. Non appena riuscirò ad imparare il nome delle piante la farò.

Sto cercando un pò di materiale in internet e ho scoperto che nella pianura padana ci sono parecchie piante a rischio di estinzione (tipo gelso nero e gelso bianco)
Per il resto sono perlopiù piante erbacee.
Mi informerò meglio.





Lunedì, 25 giugno 2012


Stasera mi ha accompagnato nel bosco Jaco-vitti-nacrozzasopralicannuli.
A metà lavoro ha cominciato a rompere le palle di voler andare a casa.
:-)
Poi però si è fermato e ha concluso il lavoro a suon di frustate sulle orecchie.
Ho dovuto riprenderlo più volte perchè si muovesse con parsimonia stando attento a calpestare l’erba dove era già schiacciata e non girovagando senza bussola con ai piedi due 46 e 1/2.
Prima di appoggiare un piede guarda dove lo stai mettendo, magari proprio sopra una pianta erbacea in via di estinzione.
Siamo ignoranti, non possiamo saperlo, dobbiamo stare accorti.
Se vedi una pianta che non hai mai visto in vita tua o particolarmente bella, non calpestarla. Guarda, respira, ama, urla!
Muoviti come un felino. Aleggia come una libellula. Scruta come un gufo nella notte.
Rispettiamo l’habitat di chi ci vive.
Nel mentre si è avvicinato un uomo col suo Labrador che ci stava osservando da un pò.
“Capo” mi dice, è qualche giorno che la vedo… da cattivo, sputa tutta una serie di improperi contro l’amministrazione comunale, la giunta e gli assessori passati, presenti e futuri.
La mia risposta si limita a un “non importa, le istituzioni non esistono, sono solo concetti astratti, non ne riconosco l’autorità”.
Se mi danno una multa la pago, come se con un coltello alla gola un bandito mi intimasse di dargli il portafogli.
Cambia tono, “in questo bosco continuano a piantare piante che puoi muoiono e allora le ripiantano e poi rimuoiono, è un peccato”
Anche lui però vuole fare la sua parte. Domani chiamerà un conoscente che lavora a La Provincia, il quotidiano di Crema, per fargli presente che c’è una persona che tutti I giorni viene a dare da bere alle piante. “Dovete andare a fotografarlo e scrivere un bell’articolo”
In un primo momento dico “no, per favore, avrei bisogno di silenzio” ma poi tornando a casa ci ripenso e mi dico perchènno?.

Comunque anche se l’uomo con il labrador non è stato esplicito, dai suoi occhi mi è arrivato un bel grazie partito per direttissima dal cuore.

Vorrei che nell’articolo non comparisse il mio nome e cognome ne nessun altro riferimento personale. (Questo posso esigerlo?)

Potrei suggerire gentilmente che il fatto non venga strumentalizzato per criticare l’amministrazione comunale, ma piuttosto per dare coraggio a chi ha pensato mille volte di occuparsi di una pianta pubblica senza averlo mai fatto.





Mercoledì,  27 giugno 2012


Ieri sera mentre lottavo con le zanzare in mezzo al bosco, una signora col cagnolino mi ha sgridato.

Dalla stradina sterrata sento urlare:

"Scusi!!!, si lei"

"QUANDO VENITE A TAGLIARE L'ERBA???"

Gli rispondo con un è? tipo quello della pubblicità dello Yogurt Yoplait.
(http://www.youtube.com/watch?v=gV7DYJqZtz0 ).

Poi allargo le braccia e sorrido.

Cambia tono, più tranquillo: "Ma lei non è l'uomo del bosco?"

"Si e no" rispondo.

Con lentezza ribadisce" ma lei è uno così o uno del Comune?"

"Non sono del Comune, sono uno così"

"Mi scuuusiiii, mi scusiiiii"

:-)


Il bosco mi uccide. Quando torno a casa distrutto mi viene la morte al pensiero che ci devo tornare il giorno dopo.

Ma quando mi sveglio, già dalla mattina, non vedo l'ora che venga sera per tornarci.

Forse le piantine mi hanno ipnotizzato.

Sapete le piantine, delle quali vi ho raccontato, con solo un paio di foglioline?
In una settimana non si sono mosse.
Hanno sempre quelle due foglioline.
Non starò mica bagnando un bosco con le piante di plastica?

Le hanno piantate e sono morte, le hanno ripiantate e sono morte così hanno deciso di metterle di plastica.
Domani chiederò in comune, tanto per fare lo scemo e per divertirmi un pò.


Sfondrini Carlo dice che fino al 5 luglio non pioverà. Poi non si sà.


Un associazione di Crema ha adottato il parchetto vicino al bosco.
Penseranno loro ad accudirlo.
Me li vedo già con grossi tagliaerba a scoppio e motoseghe.
L'articolo sul giornale è di una settimana fa ma finora non si è ancora visto nessuno.
Sperem.


intranos... stasera ho incrociato una bella ragazza in bici col cane. Bella e misteriosa.

L'ho incrociata 3 volte.

La prima volta aveva la testa bassa.
La seconda guardava il fiume,
ma alla terza mi ha regalato un sorriso.





Venerdì, 29 giugno 2012

Salvato dal verde.

Riempio le taniche e appoggio l’ottavo sassolino sulla fontana.
Infilo a razzo i 30 metri di discesa sterrata che portano al parco.
Quasi a fine discesa un calabrone si trova intrappolato tra il mio occhio destro e gli occhiali. Ronza furiosamente senza trovare la via di uscita.
Agitare la mano davanti, non serve e cercare di infilare un dito tra occhio e lente serve a farlo incazzare ancora di più.
Il black-out cerebrale scatta mentre afferro gli occhiali e li lancio in aria.
Quando il cervello riprende il controllo sto ultimando gli ultimi centimetri in scivolata, di faccia.
Mi ritrovo immobile e conto fino a 10 prima di rialzarmi. KO.
Il naso è a posto, I denti ci sono tutti, il labbro lo sento gonfio. Il ginocchio sinistro prende aria dai jeans. La mobilità del polso è al 50%.
Quando respiro le costole fanno un pò male e quando starnutisco fanno “sdennnnnnggggg” come se qualcuno le arpeggiasse.
Fortunantamente non ho battuto la testa ho fatto tutto di faccia atterrando sul ciglio della strada su un fresco grasso tappeto d’erba.
Fossi caduto sullo sterrato avrei conosciuto “Luca” quello che guida l’ambulanza.
Mi mancano 5 sassolini da appoggiare alla fontana. Rinforco la bici, tengo la botta al caldo e ultimo il lavoro.
Le piantine applaudono.






Sabato,  30 giugno 2012


Stamattina mi alzo dal letto con lo stesso stile del Conte Dracula quando si sveglia dalla bara.
Rigido. Toccando terra solo coi talloni, raggiungo la posizione eretta grazie al tiro di una fune invisibile avvolta atttorno al collo.
Procedo verso il bagno come se fossi tutto ingessato tranne la testa. Ora va meglio.