giovedì 9 febbraio 2012

32 etapa 30 km Hotel La Leona - El Calafate



10 km in 2 ore e sono a Hotel La Leona segnato sulla mappa con lo stesso simbolo del cerchietto usato per le piccole città o le estancias.
Appena in tempo per non prendere una grandinata.
Hotel de Campo La Leona riconosciuto come patrimonio storico e culturale della provincia di Santa Cruz.
Prende il nome dal fiume che le passa accanto “La Leona” nominato così perchè nei pressi del fiume l'esploratore Francisco Perito Moreno fu attaccato e ferito da un puma femmina, nel gergo patagonico “la leona”.
Nel gergo patagonico il puma maschio è detto puma non “leone”.
Nelle specie animali, uomo compreso, le femmine hanno quelle due o tre marce in più, inclusa quella di una maggiore aggressività utile per proteggere i piccoli e procacciargli il cibo necessario.
All'Hotel La Leona fecero una sosta tecnica di quasi un mese i leggendari fuorilegge Butch Cassidy e Sundance Kid dopo la rapina al Banco do Londra e Terapacà in Rio Gallegos e prima di proseguire la loro fuga verso il Cile.



Negli anni '20 fu usato come campo di concentramento durante gli scioperi dei “peones” i braccianti delle tenute patagoniche.
Una gran numero di scioperanti in maggioranza europei e cileni furono giustiziati sulla sponda del fiume senza alcun processo.
Sono seduto al tavolo davanti alla colazione e alla mappa.
Rifaccio i conti dei chilometri che mi separano da dove sono a Ushuaia.
Circa 1.000 km. Al ritmo di 50 km al giorno dandoci dentro fanno 20 giorni pieni senza riposi ne eventuali inconvenienti + un paio di giorni a Ushuaia + un paio di giorni a Buenos Aires fanno 24 giorni che non ho.
Dovrò effettuare degli spostamenti in bus.
Il gestore della Leona dice che ce n'è uno alle 13.30 e che carica anche le bici.
Alle 14 parlo con l'autista del bus diretto a El Calafate.
Mi dispiace, nel bagagliaio ci sono già 3 bici, una è gigantesca, non ho spazio.
Come gigantesca?
Mi guardo intorno e riconosco i due sposi tedeschi in viaggio col tandem.
Il fabbro di El Chalten è un fabbro artistico e voleva riparargliela effettuando delle modifiche troppo radicali.
Proveranno a El Calafate se il fabbro sarà più sobrio.
Decido di ordinare qualcosa per pranzo dopodichè mi avvierò in bici.
Entrano 2 autisti di bus fuori servizio amici dei gestori che si accomodano e ordinano empanadas.
I bus aspettano fuori con motori e fari accesi.
Mentre pranziamo il ragazzo dietro al banco chiede all'amico autista se non ha un posto per me e la mia bici sul suo bus.
L'autista mi guarda serio, guarda dalla finestra la bici e dice: “per la tua bici si, per te no”.
Finiamo di pranzare avvicino l'autista e gli chiedo se può darmi un passaggio. “Si, certo, ma la bici ci sta?” mostrandomi il bagagliaio vuoto.
Carichiamo la bici in 30 secondi e partiamo.
L'autista indossa occhiali scuri e guida in silenzio però è sveglio perchè ogni tanto si accende una sigaretta. Arriviamo al bivio per El Calafate e il bus comincia a scoppiettare e a dare leggeri strappi.
L'autista sembra non preoccuparsene più di tanto ma il bus perde sempre più colpi finchè alla fine si ferma a bordo strada. Non essendo medico ne meccanico azzardo: “alimentazione?”.
Annuisce, è finito il carburante.
Nooooooooo. “Sei rimasto senza benzina?. E ora?”
Ho gia inviato il messaggio di soccorso tra 3 ore saremo a El Calafate.
Penso che se avesse pranzato a motore spento non avremmo finito la benzina.
Se non ti offendi io procederi in bici. Sono 20 km. In tre o quattro ore dovrei arrivare. Arriveremo insieme. Non si offende, scarico la bici, “Adios Amigo”gli stringo la mano lasciandogli dei pesos per un paio di birre che non vorrebbe accettare.
Il bus rimasto senza benzina.
Patagonia Austral te amo!
Poco prima di arrivare a destinazione il bus mi supera clacsonando con le 4 frecce. Lo troverò in città fermo al distributore per il pieno.
El Calafate è una bellissima città turistica che mi innervosisce solo a vederla.
Negozi, caffetterie, ristoranti, alberghi, souvenir.
Vai a El Calafate, è un po' fuori strada ma vacci perchè merita è una bellissima città.
Ai due estremi del bello ci stanno le cose indiscutibilmente brutte e ineccepibilmente belle.
Tutto ciò che sta nel mezzo è relativo.
La sera davanti ad un caffè rifaccio tutti i conti con la mappa ma i numeri non sono cambiati.
Prenderò un bus per Rio Gallegos e un altro per Rio Grande, Tierra del Fuego e da lì 250 km in bici per Ushuaia.



7 commenti:

  1. Finalmente un po' di storia. Non riesco ad abituarmi a questi giovani paesi con le strade dritte. Certo che una bella rapina ci stava bene ... Poi però restare senza benzina non è bello.

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  2. c'è già pronta la locandina con la taglia....

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  3. Ciao Mario... ma che iella... Oggi pomeriggio libero... Ti raggiungo con la Vespa... così ti traiono:-) Ciao a presto Alba-man74

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  4. ZENO E LUCA DICONO CHE FORSE LO ZIO GLI PORTERA' UN PINGUINO .... FORSE ....
    CIAO
    SILVIA

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  5. Ma li il cielo e' sempre così' minaccioso? :(

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  6. Ciao Mario ! Hai mai più incontrato un altro tizio che assomiglia a Yama ? saluti da Lodi ! Ne approfitto per salutare il buon Alba !!!

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  7. Mario sei grande, ora senza copertoni, ora senza camera d'aria, ora il naufragio, ora senza cibo, ora senza benzina. E ogni volta dalle ceneri del disastro nascono le rose del successo. Ti vogliamo bene, pietro e marijke

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