mercoledì 8 febbraio 2012

31 etapa 106 km El Chalten - Hotel La Leona



La ragazza che serve le colazioni parla un corretto italiano.
Il suo cognome è Fava.
Il papà originario di Feltre – Belluno (come i due escursionisiti italiani incontrati a Puerto Guadal) accompagnava padre Agostini o qualche altro italiano famoso nelle spedizioni argentine sul Fitz Roy.
Esprime meraviglia per come abbia potuto ritagliarmi 50 giorni per questo viaggio.
Nell'esprimere il desiderio di potere realizzare i propri sogni si sente spesso “vorrei ma non posso”.
Tu come hai fatto?
Semplificando, sono circondato sia in famiglia che sul posto di lavoro da persone che mi vogliono bene e che si sono sobbarcati l'onere di fare fronte ai miei doveri per sapermi felice.
Grazie, non dimenticherò mai tutto quello che state facendo per me.
Parliamo di ecologia, politica, buon senso. Mi rassicura sentire che in un altro continente i punti di vista, le preoccupazioni e le speranze ci accomunano.
Chiedo informazioni sul tragitto. I prossimi 90 km con il vento a favore e poi sempre contro o di lato fino a Ushuaia. Mi restano pochi giorni per portare a termine il viaggio e da un calcolo approssimativo non basteranno. Dovrò portarmi avanti prendendo qualche bus.
Spesa alimentare cospicua nel market dai prezzi più convenienti e dalla cassiera più vipera di El Chalten.
Alla cassa non hanno sacchetti, solo scatoloni, sono attenti all'ecologia, i sacchetti sono vietati perchè siamo nel Parco Glaciar.
Si ma io sono in bicicletta, dove lo metto lo scatolone?
“Non è un mio problema, è un tuo problema”.
Va bene, condivido ma dovreste dare la possibilità di un'alternativa, come sacchetti di carta o di stoffa. Se ne va senza rispondere così esco con la spesa nello scatolone.
Vuoto le borse della bici, recupero dei sacchetti e stipo tutto quanto.
Durante la notte sono spariti i ganci elastici dalla bicicletta, ne acquisto altri.
Mi appresto alla sistemazione a colpi di filo di ferro dei portapacchi anteriori, ormai un rito quotidiano.
Mezzogiorno, pizza e poi partenza.
Si esce dalla città passando attraverso lo spazio lasciato per la strada da 2 montagne vicine e lo scenario cambia. Paesaggio quasi piatto, brullo. Molto simile ad una pampa fresca.
Non sono pronto al vento che sperona con violenza la bici sollevandomi per un orecchio per accompagnarmi controvoglia ostinata giù dalla strada. Freno con tutti i freni che ho e mi ritrovo per terra.
Le indicazioni sono correttissime 90 km di vento a favore e 26 contro per arrivare all'Hotel La Leona.
Mi accampo 10 km prima di arrivaci. Con il vento contro mi ci vorrebbe un ora e mezza che non ho.
Per il montaggio della tenda ho la possibilità di scelta di campo. Ghiaia o terra.
La ghiaia l'ho già provata proviamo la terra.
Il vento soffia a 30 km/h fissi più qualche raffica più intensa a intermittenza tanto per sradicarmi i picchetti che nella terra secca e polverosa non hanno una buona presa.
Cerco di collimare le sedi dove andrebbero i picchetti con i radi cespugliotti d'erba che con le loro radici offrono un'ottima presa. Per i restanti picchetti trovo con difficoltà delle grosse pietre che appoggio sopra.
La tenda dovrebbe tenere se il vento non aumenta. Ho sentito parlare di raffiche di 70 km/h. Speriamo non stasera ma nel caso ciò avvennisse la contromossa sarà quella di continuare a dormire fino a quel che resta dell'alba con la tenda come fosse una coperta.
Pane e salame bevendoci sopra caffè. La tenda scuffia ma tiene. Scrivendo col netbook mi accorgo di come la polvere va accumulandosi a vista d'occhio. Il vento sta riempiendomi la tenda.













6 commenti:

  1. Pensavo che le commesse antipatiche fossero una mia specialità ...

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  2. come si chiamava la ragazza di Feltre di nome?

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  3. dal caldo della mia scrivania posso solo lontanamente immaginare quale vento abbia potuto farti rinunciare ad una camera in B&B a 10 km.
    nicola

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  4. non c'è di che. E' un piacere farti questo favore poiché con la fantiasia si viaggia anche noi. Comunque DO UT DES

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  5. Perché' ci lasci in suspense? Il vento ti ha riempito la tenda........e.? Dai Mario ancora poco,gli ultimi sforzi, sappiamo che sono i più duriFORZA! DAi CHE C'E LA FAI.

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  6. hermano de parte de madre y padre8 febbraio 2012 alle ore 19:04

    eh....chi?....mario?....mario e partito....no no partito del tutto!!!
    bravo mariolino pane e vino....niente puo fermare l omino di legno !!
    ti leggo tutti i giorni...non commento perche mi hanno insaccato su!!
    (ma che cavolate scriviii!!!)

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