lunedì 16 gennaio 2012

Rio Colorado


Se troverò le camere d'aria di scorta partirò in bici sennò bus.
In centro a Rio Colorado trovo una banca con una coda di gente in fila come si verifica sempre ad ogni sportello. Normale, in Rio Colorado città di 11.300 abitanti c'è un solo sportello bancomat che qui si chiama link.
Come avevo riscontrato anche nel nord dell'europa gli sportelli bancomat si contano sulle dita di una mano. Ad Alta in Norvegia, citta di 17.400 abitanti di sportelli bancomat ce ne sono 2.
In coda cominciano le domande e prende vita una discussione in generale sull'Argentina.
Sono tutti daccordo che più si va a sud e più la gente si fa disponibile e cordiale, anche in Italia ribatto. Si raccomandano di stare attento ai furti nelle città. I paesi sono più sicuri.
Mi chiedono dell'itinerario e tutti in coro mi sconsigliano vivamente di percorrere la strada che da lì porta a Neuquen. E' stretta piena di buche e con un traffico di camion intensissimo, infernale.
Il mio sarò prudente non trova convinzione nelle espressioni facciali di chi partecipa alla chiacchierata. Chi scuote la testa chi alza gli occhi al cielo. Mi raccontano che dopo quel tratto maledetto il traffico si ridimensiona fino quasi a scomparire e la natura si fa meravigliosa.
Mi hanno quasi convinto ma se troverò le camere d'aria di scorta la tenterò in bici.
Trovo il primo negozio di bici grazie a un voluminoso cartello posto sul marciapiede che dice: “Sconto 50% su camere d'aria”. Entro contento ed esco perplesso. Non hanno la misura 28.
Faccio passare altri 2 negozi di cicli inutilmente e mi dirigo alla stazione dei bus, sconsolato ma allo stesso tempo incuriosito da una nuova esperienza.
Il bus parte alle 17.45 e arriva alle 6.30 a S.Carlos De Bariloche.
Sono le 13, faccio il biglietto, mi fanno scegliere il posto come quando si va al cinema e tiro l'orario.
Alle 17.00 torno in stazione.
Alle 17.45 il bus non si vede.
Dopo averle pensate tutte, tra le quali di avere capito male il luogo della partenza, e dopo avere rotto le balle a un po' di persone, alle 18.30 arriva il bus.
Resto sorpreso del ritardo perchè non avevo ancora realizzato che Rio Colorado è già Patagonia e in Patagonia il tempo è relativo.
Uno dei detti fondamentali della Patagonia dice che che: “Sbrigarsi è il modo migliore per non arrivare e hanno fretta solo quelli che scappano.”
Per rendere l'idea, la Tronchita un treno leggendario della Patagonia ha come orario di partenza il martedi e il giovedi dalle 8.00 alle 12.00.
Anni fa lo scrittore Sepulveda era in Patagonia e doveva recarsi in una città più a nord non collegata da mezzi di alcun tipo se non da un aereo privato che effettuava su richiesta viaggi di quel genere. Si recò a una taverna che gli era stata indicata e chiese del pilota che stava dormendo su di un amaca.
Domandarono perchè cercasse il pilota e alla risposta ci fu un esplosione di giubilo. Erano 2 giorni che aspettavano il quarto uomo per completare il carico. Svegliarono il pilota che andò ad accendere i motori e decollarono tra scatole, sacchi di mercanzie e galline.
Il bus è arrivato. La bici non entra nel bagagliaio posteriore quello del motore.
Poco male ormai sono diventato esperto e in 1 minuto smonto (disarmo) la bici.
Nel bagagliaio ci saranno 50 gradi.
Il fondo sul quale appoggiamo bici e borse scotta.
L'autista mi dice di non preoccuparmi che è solo questione di un paio d'ore e poi si raffredderà.
Non me ne intendo molto di cucina ma in Italia in 2 ore ci facciamo il brasato.
Soprassiedo e prendo posto, posto n°4. Il numero che avevo in seconda superiore. Achilli, Anelli, Belloni, Bellocchio. Sono in prima fila del piano superiore e dopo pochi minuti di viaggio capisco perchè nonostante i posti fossero tutti prenotati quel posto non l'abbia scelto nessuno.
Il sole è come un flash di una macchina fotografica che si è bloccato acceso e il paesaggio è una strada dritta senza niente intorno.
Tiriamo tutte le tende e cerco di imparare un po' di spagnolo guardando il film dell'era glaciale 3.
Il bus è ultra mega comodo. Nella poltrona si affonda, c'è spazio per allungare le gambe, c'è il wc e acqua e caffè sono gratis.
Vicino non ho nessuno e nelle due poltrone al di là del corridoio una donna. Una bella donna che dorme a piedi nudi sdraiata sui due sedili.
Cala la sera e apro le tende.
Sto attento alla strada per vedere se corrisponde a come mi era stata descritta dai riocoloradini.
No, non corrisponde, è peggio molto peggio. Il traffico è continuo, come essere in coda in tangenziale a Milano dove i mezzi però non sono fermi ma viaggiano a 90 all'ora appiccicati uno all'altro.
Il fondo stradale invece si presenta come se avessero asfaltato la strada d'estate con del burro solidificatosi subito dopo il passaggio di un tir a pieno carico. Forse l'hanno fatto apposta per permetterti di fare dell'altro con le mani mentre guidi. Infili le ruote dell'auto nell'avvallamento che funge da binario e poi mentre l'auto tiene la strada da sola puoi giocare a ruba mazzetto. Cerco di immaginare su quella pista un povero disgraziato a cavallo di una bici ma mi vengono subito i brividi e cambio canale.
Fiducioso nell'esperienza di guida dell'autista allaccio la cintura e mi addormento.
Domani sarò a San Carlos De Bariloche.






6 commenti:

  1. Solidarizzo dalla tangenziale ovest.

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  2. Ciao Mario... ti porto un tubelessss?:-) non sarebbe male come idea, No?!... pensaci per il prossimo viaggio... per lo meno anche con la foratura (certo nn con 15) puoi proseguire per un pò senza calcolare che nn devi tribulare a cercare la camera d'aria...
    Se vuoi ti compro io la camera d'aria e ti raggiungo:-) Ciao buon proseguimento... Olè!!! ciao by Alba-man74
    Ps. se ti mando una mail sul tuo indirizzo (mario ecc ecc) la scarichi?

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  3. Se ti interessa vendo lo scooter!

    Ciao, Luca

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  4. Ciao Mario , sono il tuo omonimo claudio . Oggi ho visto oreste , quello che ti ha dato le gomme e quando gli ho detto che in una gomma avevi 15 fori mi ha chiesto se hai usato una sparachiodi ! ciao mario

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  5. Ciao Mario siamo in viaggio con te!! Lii Di e A

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  6. mi piace l'idea del rubamazzetto
    pietro da barga

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