martedì 17 gennaio 2012

10 etapa 114 Km. Bariloche - El Bolson



Finalente si parte. Le salite in città sono salite assassine con pendenze da infarto ma non appena esco fuori mi ritrovo sulla mitica “Ruta 40”. Qui è un goiellino, asfaltata, perfetta. Il paesaggio si fa da subito stupendo: Le Ande!. In questo tratto la strada costeggia uno dei 7 laghi che si trovano in prossimità di Bariloche. E' un bel lago blu solcato da una sola bianca barca a vela. Come mi sono mancate le salite. Forse perchè ci si muove lungo due direzioni la lunghezza e l'altezza. Aumenta lo sforzo fisico quindi è necessario un maggior controllo sulla gestione dell'energia e della volontà. Pedalare diventa più interessante.
La salita non può essere infinita e prima o poi si verrà ripagati con una bella discesa. Diversamente da quello che succede nel caso del vento. Il vento può essere un furto, se soffia contro o un regalo se ce l'hai alle spalle.
Faccio fermata per un succo di frutta e due fette di torta casalinga. La ragazza al banco è seria, scontrosa e non sorride mai ma quando è il mio turno si trasforma, diventa gentile e sorridente. Sarà perchè sono italiano? Mi era successa la stessa cosa con la cassiera di un supermercato di Medanos. Mah. Mi mancano 2 pesos per saldare il conto con gli spiccioli e allora tiro fuori un pezzo forte da 100 pesos (18 euro). Gli dispiace dovermi fare cambiare i 100 pesos e così mi sconta i 2 pesos. Oggi ho incontrato 8 cicloturisti. Carlos,se non ho capito male uruguaiano residente da anni però in argentina. E' una simpatica e saggia persona. Sposato con sei figli grandi. I suoi familiari e amici lo credono pazzo perchè gli piace girare il mondo in bici ma lui dice. Sono in pensione, ho tirato grandi 6 figli ed ora tocca a me o preferite che passi le mie giornate al bar a bere vino?... e ride, continua a ridere, è felice. Anche Carlos va a Ushuaia. Spero di rincontrarlo. Ci siamo persi lungo il tragitto. La sua bici ha dei cambi non proprio idonei per le salite così se è troppo ripida deve scendere e farsela a piedi.

Carlos


Ho incontrato altri 2 ragazzi che ho perso sempre perchè le loro bici non avevano rapporti del cambio sufficienti. Ciclopieturismo, bello anche così.
Ho campeggiato 10 km prima di El Bolson. I titolari, moglie e marito sono affabili e “Lui” mi ricorda un amico, Yama. Torso nudo, piedi scalzi e abbronzatissimo. Mentre ero “a tavola” mi ha portato una focaccia fritta della casa grande come una pizza e un vassoio di amarene.


Domani mi dirigerò verso Esquel 190 km. Non ci arriverò in giornata, quindi se non mi sentite è perchè non ho trovato una connessione internet. Non preoccupatevi.
Da Esquel poi il dilemma dell'itinerario: Ruta 40 o Carretera Austral?

Ciao a presto.
Mario

8 commenti:

  1. Ciao Mario ti ho detto che sarei pedalato subito a leggere il tuo racconto quotidiano... Adesso che hai scritto sono più tranquillo... Ciao buona continuazione e torna presto che come ti ho già accennato ho voglia di caffè e zigaretten :-) PS Ti mando anche i saluti da Silvi che continuo ad aggiornarla quotidianamente sulla tua situazione e continua a raccomadarmi di salutarti ma me ne scordo sempre... Ciao ti lascio che purtroppo, ma PER FORTUNA ho da lavorare:-)... Ciao un abbraccio Alba-man

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  2. Mitico Mario! ...ormai sta diventando una piacevole abitudine leggerti, la mattina prima di iniziare a lavorare: con molta immaginazione, seguendo il tuo blog, viaggio anch'io guidata dai tuoi racconti! Anche per chi è immerso nella nebbia e con la galaverna sugli alberi è un piacere e quasi quasi si sente anche un po' di caldo, te l'assicuro! Buona continuazione e alla prossima tappa! :) cri

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  3. carretera austral - suona meglio! dai sbrighes che devo andare a lezioni di inglese!

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  4. Ciao Mario , che bella storia incontrare Yama in Cile ! W la biga e chi la spisìga ! Buon viaggio e... cacchio ! Fai venire voglia di andare da un buon meccanico di bici , farsene fare una su misura e partire ! ... chissà !!!! Besos !

    Ribo y amigos , Lodi !!!

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  5. Grande avventuriero,
    mi è piaciuto come hai affrontato le forature! Importante è proseguire e anche il bus diventa una buona alternativa per continuare il viaggio. Che strada prendere? Ogni volta che sei davanti ad un bivio hai visto che Garmin ti fa andare... ma poi devi tornare, le indicazioni sono sempre personali, per cui: fidati solo del tuo istinto: annusa l'aria, ascolta il vento, guarda a sud e vai, è la che devi arrivare: "alla fine del mondo" e la strada che sceglierai là ti porterà. BUONE PEDALATE da Pietro e Luigia

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  6. Al supermercato ho trovato i "calamari della Patagonia" che ormai per noi sono un po' a km zero ... Li mangeremo pensando a te.

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  7. Caro Mario, sto leggendo da due ore il tuo blog dall'inizio per la prima volta e ho fatto indigestione; d'ora in poi mi nutrirò delle piccole dosi quotidiane che ci servirai
    pietro

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  8. ciao mario. mi stai facendo rivivere sensazioni che sono profonda parte di me. grazie. dici che non sei facile a commuoverti, ma che laggiù ti capita spesso. io invece mi commuovo facilmente. la commozione che viene dalla consapevolezza di fare parte, anche solo un poco, di quei paesaggi amati. sigamos asì, mario. viviendo.
    enzo

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